“Il Paese e la città non stanno raggiungendo gli obiettivi”, ha dichiarato Willem van Winden, delll’Università di scienze applicate di Amsterdam
Tre anni fa la città di Amsterdam si è impegnata nella costruzione di un’economia circolare (qui la notizia ripresa anche dal Circular economy network nel 2020). Al centro di questo obiettivo dell’amministrazione comunale i flussi di rifiuti alimentari e organici, i beni di consumo e l’ambiente edificato. Oggi, dopo una pandemia, una guerra e in piena crisi climatica, a che punto è la capitale olandese? Ne parla in questo articolo di pochi giorni fa la BBC.
“Temo che il Paese e la città non stiano raggiungendo gli obiettivi”, ha dichiarato Willem van Winden, docente di Innovazione economica urbana all’Università di scienze applicate di Amsterdam. Il Circular Economy Progress Report 2022 della PBL Netherlands Environmental Assessment Agency, il rapporto di un’agenzia nazionale creata ad hoc, che misura appunto i miglioramenti in questo ambito, ha rilevato che mentre “gli sforzi politici hanno gettato le basi e sviluppato una struttura per un’economia circolare nei Paesi Bassi… l’economia olandese funziona ancora principalmente in modo lineare”.
Eppure le ambizioni erano alte: entro sette anni, dal 2020, Amsterdam prevedeva di dimezzare l’utilizzo di nuove materie prime. Ed entro il 2050, l’obiettivo della capitale dei Paesi Bassi è quello di essere completamente circolare, basandosi solo su materiali usati e riciclati.
Dunque il cammino della città olandese verso la circolarità, secondo quanto sostengono alcuni addetti ai lavori, è ancora lungo.