Stasera offro io: app antispreco che aiuta chi è in difficoltà

Iniziativa del Banco Alimentare di Roma che ha ricevuto il premio Non Sprecare, categoria Associazioni

La lotta agli sprechi è una componente sostanziale nella transizione a un modello economico circolare e sostenibile. Il contenimento degli sprechi di risorse preziose come energia e acqua e il conseguente risparmio economico essenziale per molte famiglie sono stati i temi al centro dell’edizione di quest’anno del premio “Non Sprecare”.

Proprio le persone in difficoltà economica sono al centro di Stasera Offro Io, un progetto che ha vinto il premio Non Sprecare nella categoria Associazioni. Stasera offro io è un app attiva a Roma che punta a evitare lo spreco alimentare mettendo a disposizione le rimanenze di cibo invenduto dei piccoli negozi di territorio a famiglie bisognose o a persone in difficoltà.

Da assistito a invitato

L’incontro tra donatore e invitato avviene grazie a una piattaforma creata dal Banco alimentare di Roma che consente di far arrivare gli alimenti invenduti dei piccoli esercizi commerciali – salumerie, panifici, pescherie, macellerie e fruttivendoli – sulla tavola di chi lo ha prenotato.

Da questo punto di vista, Stasera Offro Io rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma nella catena della solidarietà: un’assistenza inclusiva che mobilita gli assistiti nella lotta contro lo spreco rendendoli attori della propria uscita dalla condizione di indigenza.

Lo spreco alimentare non è solo di cibo

“Stasera Offro Ioche oggi conta 35 donatori e 75 invitati – è nato in risposta alla pandemia”, precisa il responsabile del progetto Antonio Daood. “La crisi economica post coronavirus ha allargato il bacino dei bisognosi, introducendo i cosiddetti nuovi poveri, cioè coloro che fino al 2019 non avevano bisogno di sostegni, ma che oggi non possono farne a meno. Da noi possono accedere famiglie con Isee inferiore ai 6 mila euro o segnalate dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Dati sensibili che ovviamente restano riservati: i ristoratori infatti controlleranno solo il codice di prenotazione. La possibilità di scegliere il pacco in base al menù contenuto e di ritirarlo personalmente restituisce dignità a chi ne usufruisce”.

A livello globale circa un terzo del cibo prodotto nel mondo viene buttato. Sprecare cibo non solo è immorale ma vuol dire anche sprecare tutte le risorse necessarie per produrlo, ad esempio acqua, energia. La Fao ha stimato che lo spreco alimentare mondiale comporti il consumo inutile di un volume di acqua pari a 5 volte il lago di Garda e l’immissione in atmosfera di un quantitativo di CO2 inutile pari a 7 volte le emissioni dell’Italia.