Fino al 28 novembre si può sottoscrivere il prestito obbligazionario di Banca Etica dedicato all’economia circolare
Obiettivo 20 milioni
Banca Etica punta a raccogliere 20 milioni di euro da destinare al finanziamento di organizzazioni che si occupano di attività che rientrano a vario titolo nella transizione a un modello circolare di economia. Parliamo di realtà impegnate in attività di riciclo, recupero e riuso dei materiali; trattamento di acque reflue e gestione di impianti di depurazione; educazione ambientale e rigenerazione urbana; movimenti ecologisti. Per far ciò, l’istituto di credito, nato per dare sostegno ad attività economiche compatibili con l’ambiente e la tutela del lavoro, ha lanciato un prestito obbligazionario.
I correntisti (e non solo) sono quindi invitati a destinare parte dei propri risparmi ad attività che promuovono e realizzano un uso più efficiente delle risorse. Si parte con un lotto minimo di 1.000 euro. La durata del prestito è di sette anni. Significa che, scaduto tale termine, si riceverà indietro la somma impegnata. Mentre il tasso di interesse nominale su base annua è pari al 2,70% lordo.
L’impegno di Banca Etica
Negli anni scorsi, Banca Etica ha collocato diversi prestiti obbligazionari dedicati ad attività di impatto sociale e ambientale. Lo scorso luglio, ad esempio, l’istituto di credito ha comunicato di aver chiuso il collocamento di un’obbligazione dedicata a imprese recuperate dai lavoratori e a imprese e cooperative che occupano persone con fragilità. La collocazione si è chiusa il 15 luglio e l’obiettivo è stato raggiunto: 25 milioni raccolti grazie a 871 sottoscrittori. Sempre Banca Etica è partner di NaturaSì che ha lanciato un innovativo prestito obbligazionario remunerato in cibo (ovvero in buoni spesa) destinato a finanziare le imprese agricole bio e la ricerca in agroecologia. In questo caso il prestito dura quattro anni e punta a raccogliere 10 milioni.
Economia circolare: risposta a scarsità materie prime
“Se è vero che l’economia reale è il riferimento essenziale per una finanza che vuole avere impatti positivi, l’economia circolare ha un livello di efficacia molto maggiore in questo senso. In un contesto economico segnato dalla forte crescita del costo delle materie prime e dalle difficoltà di approvvigionamento vogliamo offrire nuovo slancio all’economia circolare, creando anche occasioni di nuova occupazione”, ha dichiarato il direttore generale di Banca Etica, Nazzareno Gabrielli, in una intervista al portale Sardegnagol.eu.
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