Varata la Strategia nazionale, ora il rilancio dell’economia circolare 

Molte presenze al webinar del Circular economy network. Molti passi avanti, adesso servono le misure di attuazione

Il 24 giugno è stata approvata la Strategia nazionale per l’economia circolare, con un Decreto del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, assieme al Programma nazionale per la gestione dei rifiuti. Per discutere di questa importante novità il Circular economy network ha organizzato un webinar ad hoc, molto partecipato, mercoledì 20 luglio. A partire da istanze sempre più attuali, come il tema delle risorse idriche e della siccità.

Fabrizio Vigni, coordinatore del Circular economy network, ha ricordato come fin dalla sua fondazione il CEN abbia “proposto l’adozione di una strategia nazionale: ora che ce l’abbiamo in che modo bisogna operare per la sua attuazione? Una strategia non è una legge, è un documento programmatico”, ha aggiunto. 

“Molte delle istanze proposte dal Cen nei suoi Rapporti sono state accolte”, ha sottolineato Stefano Leoni nella sua introduzione. Tutto ciò però accade nel bel mezzo di una crisi di governo…Non a caso, forse, Laura D’Aprile, dirigente del Ministero per la Transizione Ecologica, ha rassicurato i partecipanti: “Le misure per l’economia circolare nell’ambito del Pnrr sono quelle che sono partite per prime e quindi che hanno i traguardi più vicini nel tempo. Le tre riforme abilitanti dell’economia circolare avevano come data termine il 30 giugno e questo obiettivo è stato raggiunto”. Non ci sarebbe quindi “nessuna ansia perché le tre riforme sono state varate con decreto del ministro il 24 giugno”. In quella stessa data, come già detto, è stato adottato con decreto del Mite anche il Programma nazionale di gestione dei rifiuti, lo strumento strategico di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella gestione dei rifiuti. 

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Tanti i punti contenuti nella Strategia: bioeconomia e blue economy, indicatori di monitoraggio della strategia, gestione dei rifiuti, etichettatura digitale…“La Strategia – ha detto ancora D’Aprile – è un’azione di sistema che va portata avanti in coordinamento con tutti i soggetti interessati”, ovvero con altri dicasteri oltre a quello per la Transizione ecologica. In questo contesto positivo resta comunque molto da fare per una reale trasformazione dei modelli produttivi e degli stili di consumo.

Edo Ronchi, presidente del CEN, nelle sue conclusioni ha parlato di un “documento ben fatto e molto utile come aggiornamento sull’economia circolare”. Un passo essenziale per l’economia circolare che è un “pilastro fondamentale della transizione ecologica”. “Che vi sia un documento del governo ufficiale che acquisisca questo cambiamento è un contributo utile”, ha aggiunto Ronchi.

Ora, con la Strategia come quadro di riferimento, bisogna implementare e realizzare i prossimi step. Con alcune nuove priorità: il tema della risorsa idrica, ad esempio, non può che essere tra quelli su cui impegnarsi il prima possibile.

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Inoltre, per Ronchi, è necessario “misurare la circolarità: individuare indicatori e porsi l’obiettivo di misurare tassi di circolarità”. E la digitalizzazione è uno degli obiettivi-chiave per i prossimi passi verso la circolarità.

Infine, ha concluso il presidente del CEN, il “tema degli strumenti economici resta centrale: è qui che si gioca la parte di fondo del cambiamento verso la circolarità. La conversione degli strumenti fiscali è faticosa: c’è molto lavoro da fare”.