Un servizio in controtendenza che rende più sostenibile il ciclo di vita del telefono
Se i programmi di abbonamento sono studiati per fidelizzare il consumatore e indurlo a cambiare cellulare non appena esce un nuovo modello, quello presentato da Fairphone funziona al contrario. In pratica ti incoraggia a tenere il tuo apparecchio il più a lungo possibile.
Si tratta di un abbonamento che premia chi conserva il proprio cellulare. In pratica consente di utilizzare senza comprarlo uno smartphone pagando un canone fisso mensile. L’abbonamento costa 21 euro al mese per chi prevede di tenere il cellulare per 5 anni, sale a 34 per chi punta a tre.
In questa cifra è compresa la manutenzione e gli eventuali interventi di riparazione necessari. Ma gli utenti attenti al proprio cellulare sono ulteriormente premiati. Per ogni anno che il telefono rimane senza danni, si ha diritto a uno sconto sull’abbonamento, pari ad esempio a 4 euro nel secondo anno di vita.
La filosofia di Fairphone
Fairphone è tuttora l’unico produttore di cellulari modulari, personalizzabili e completamente riparabili. Un apparecchio Fairphone infatti viene progettato in modo da allungare la vita del telefono rendendo il più semplice possibile le riparazioni, dando la possibilità di farle da soli, avendo facilmente a disposizione i pezzi di ricambio.
Alla fine della vita del telefono, Fairphone provvede al riciclo. L’obiettivo è la riduzione della produzione di e-waste e il recupero/riciclo dei materiali preziosi contenuti.
Quanto inquina un cellulare
Cambiare troppo spesso il proprio smartphone genera infatti pesanti impatti ambientali e climatici. È stato calcolato che l’80% delle emissioni legate a uno smarphone avviene in fase di produzione.
“L’attuale modello di business del nostro settore – si legge in una nota di Fairphone – vede circa 1,4 miliardi di telefoni cellulari venduti a livello globale. Gli utenti conservano i loro telefoni per una media di 2-3 anni, ma solo il 15% dei telefoni scartati viene raccolto per il riciclaggio. Ciò si aggiunge al crescente problema dei rifiuti elettronici nel mondo e all’aumento delle emissioni di CO2, poiché più del 70% delle emissioni di uno smartphone si verifica durante la produzione. Più a lungo un telefono (e tutti i suoi materiali) sono in uso, minore è l’impatto sulle persone e sul pianeta”.
Al punto che secondo lo studio Deloitte bisognerebbe tenere lo stesso smartphone per almeno dieci anni per “ammortizzare” l’impronta carbonica accumulata durante la fabbricazione.