Opere d’arte dai rifiuti di plastica

Dai diamanti non nasce niente, dai rifiuti di plastica nascono opere d’arte. Il progetto di Ernesto Fred Maida.

Si chiama “Rifiuti speciali” il progetto artistico di Ernesto Fred Maida, in mostra in questi giorni e fino a stasera (dalle 19 alle 23) a Roma, al Pigneto, al Pura Vida Studio in via Macerata 36.

Le opere sono realizzate tutte con pezzi di plastica, piccoli oggetti e rifiuti rigorosamente di materiale di scarto, raccolti sulle spiagge calabresi dall’artista. Suddivisi per colori, riassemblati, con varie tecniche e in varie forme, danno vita a figure quali maschere, pesce, mappamondi. Tutti soggetti legati all’ambiente e al mare in particolare, che è anche il luogo dove questi rifiuti vengono abbandonati.

Secondo gli ultimi dati di Legambiente (il rapporto Beach Litter 2022, pubblicato a fine maggio scorso), sono stati censiti in 14 regioni italiane un totale di 44.882 rifiuti in un’area totale di 271.500 mq. Una media di 834 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia (8 rifiuti ogni passo) che supera ampiamente il valore soglia stabilito a livello europeo per considerare una spiaggia in buono stato ambientale, cioè meno di 20 rifiuti abbandonati ogni 100 metri lineari di costa.

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 La plastica è, ancora una volta, il materiale più comune ritrovato: ben l’84% degli oggetti rinvenuti (37.604 sui 44.882 totali). E il 46% di tutti i rifiuti monitorati nell’indagine, riguarda i prodotti usa e getta, alcuni dei quali al centro della direttiva europea che vieta e limita gli oggetti in plastica monouso. 

Un materiale dunque ancora molto presente in mezzo a scogli e sabbia. Il suo riuso in ambito artistico può quindi aiutare a sensibilizzare la popolazione rispetto alla necessità di mettere fine a questa invasione, con tutti i danni ambientali che comporta.

All’entrata dello spazio espositivo romano che ospita “Rifiuti speciali”, i visitatori trovano un foglio con alcune “Suggestioni, indizi concettuali con cui mettere in relazione le opere” ai loro possibili significati. Una ricerca che parte da un’idea sostenibile: riciclare oggetti di plastica che purtroppo continuano a infestare i mari e le coste.

“Raccolgo da circa 10-15 anni – racconta l’artista – e nel corso del tempo ho affinato sempre di più questa raccolta, optando soprattutto per la plastica che trovavo in spiaggia”, in Calabria, a Cirò Marina e in altre località della regione. L’idea è quella di “dare un senso partecipativo, è un’operazione che vorrebbe includere altre persone, “dal basso”. Sia nella partecipazione attiva a un’azione che nella possibilità di fare arte. Il riferimento è al messaggio delle prime avanguardie storiche artistiche del ‘900, secondo le quali “chiunque può fare arte”, con qualsiasi mezzo e tecnica.  

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Per maggiori info: IG @rifiutispeciali [BB]

Una delle opere di “Rifiuti speciali” in mostra presso lo studio Pura Vida, a Roma, dal 10 al 15 giugno