Un esempio concreto di circolarità e di sostenibilità in agricoltura. Acque reflue depurate per irrigare e fertilizzare i campi
In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, Enea e Università di Bologna presentano il prototipo in grado di depurare le acque reflue e utilizzarle per irrigare e fertilizzare le colture. I vantaggi sono numerosi. Da una maggiore disponibilità idrica, all’apporto di nutrienti. Oltre alla riduzione dei concimi chimici di sintesi.
Il prototipo testato su piante di pomodoro e pesco
Il prototipo realizzato presso l’impianto di depurazione del Gruppo Hera a Cesena è stato testato su un campo sperimentale con 66 piante di pesco e 54 di pomodoro.
“I risultati ottenuti potrebbero sostenere l’applicazione di questo prototipo a tutti gli impianti di depurazione. E al tempo stesso favorire la diffusione di pratiche di riuso. L’obiettivo è quello di “garantire una fonte idrica non convenzionale e sicura e fornire l’apporto di elementi nutrienti alle colture”, sottolinea il coordinatore del progetto Luigi Petta, responsabile del Laboratorio Enea di Tecnologie per l’uso e gestione efficiente di acqua e reflui.
Secondo Coldiretti la siccità che ha colpito l’Italia in questi mesi sta minacciando un terzo della produzione agricola. I danni alla quantità ed alla qualità dei raccolti stimabili intorno a un miliardo di euro.
Simbiosi industriale
La sperimentazione Enea rappresenta inoltre un esempio di simbiosi industriale. Gli impianti di depurazione diventano una sorta di bioraffineria. In questo modo possiamo recuperare non solo acqua, ma anche ammendanti e fertilizzanti in grado di garantire un apporto di nutrienti, tra cui azoto, fosforo e potassio.
La sperimentazione si inserisce tra le strategie del Gruppo Hera per l’uso più efficiente delle risorse. Si tratta di soluzioni che puntano alla riduzione dei consumi, alla circolarità e al riuso. “Il depuratore di Cesena rappresenta, infatti, un esempio concreto di economia circolare nell’ambito del ciclo idrico, sia per la possibilità di riutilizzare le acque reflue depurate per scopi agricoli, sia per la valorizzazione e il recupero di prodotti secondari dai fanghi di depurazione”, evidenzia Susanna Zucchelli, direttore Acqua del Gruppo Hera.