Circolarità e sostenibilità sono elementi chiave del nuovo Piano industriale 2024 approvato dalla multiutility
Cresce l’impegno di Hera in chiave di sostenibilità: l’ambiente è, infatti, tra le priorità strategiche individuate nel nuovo piano industriale approvato dal Cda. Il piano – che ha un orizzonte temporale di 5 anni – prevede investimenti industriali e finanziari complessivi per circa 3,2 miliardi. In media 640 milioni all’anno per un volume significativamente superiore (di circa il 40%) rispetto alla media dell’ultimo quinquennio.
Il 60% degli investimenti previsti sarà riservato a progetti coerenti con gli obiettivi europei che riguardano transizione energetica e tutela ambientale. In particolare il 42% andrà ad attività in linea con il Green Deal, tra cui la riduzione delle emissioni e la neutralità carbonica. Il restante 18% sarà destinato all’evoluzione tecnologica.
In questa visione Hera riserva un ruolo essenziale all’economia circolare attraverso il recupero, il riuso e la rigenerazione delle risorse. Partendo dal consolidamento della leadership di Hera a livello nazionale nel ciclo integrato dei rifiuti. Al riguardo l’azienda punta a produrre oltre 15,5 milioni di metri cubi all’anno di biometano da rifiuti organici, raddoppiando l’attuale quantitativo.
Per accrescere la circolarità delle sue attività, Hera fissa alcuni obiettivi da raggiungere entro il 2024. Tra questi: portare il tasso di riciclo dei rifiuti urbani al 63% (oggi 56%); incrementare al 75% il riciclaggio degli imballaggi; aumentare i quantitativi di plastica riciclata (+83% rispetto al 2017) e la percentuale di ceneri recuperate negli impianti Wte -Waste to Energy (89%).
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