Secondo uno studio Enel, i paesaggi urbani di domani possono raggiungere la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale e la competitività economica. Ecco alcuni esempi
Secondo la Ellen MacArthur Foundation re-immaginare le città di domani in termini di qualità di vita migliore seguendo un approccio basato sull’economia circolare rappresenta un’enorme opportunità. Dal punto di vista ambientale in quanto l’economia circolare può contribuire fino al 45% all’impegno per la decarbonizzazione globale. Dal punto di vista sociale visto che l’economia circolare dovrebbe creare posti di lavoro meno sostituibili dall’automazione, che richiedono nuove capacità e competenze. Dal punto di vista economico poiché la competitività di materiali e risorse, unitamente all’uso di energia rinnovabile, può assicurare servizi più competitivi per i cittadini e minori costi per le imprese.
Enel ha provato a delineare il percorso per arrivare a tutto ciò nello studio “Città circolari – Le città di domani”, condotto con il contributo di Arup, società attiva nel settore dell’edilizia sostenibile, di Intesa Sanpaolo e del Future Food Institute, Ong focalizzata sulle future sfide legate al cibo in una prospettiva circolare.
Genova e Savona sono tra le città portate ad esempio. Nel capoluogo ligure si sta adottando una soluzione di City Analytics per l’analisi e l’ottimizzazione del trasporto in tempo reale che comprende l’installazione di un’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici diffusa in tutta la città, con oltre 200 punti di ricarica.
Dal 2017, nel campus dell’Università di Genova a Savona, è attivo un Living Lab creato per sviluppare e testare tecnologie per reti intelligenti in un ambiente reale e controllato, grazie ai suoi carichi elettrici reali, prodotti dal campus stesso, oltre a impianti di produzione distribuita, tra cui fotovoltaico, co-generazione, stoccaggio di elettricità ed energia a concentrazione solare (CSP – Concentrating Solar Power).
In Europa, invece, è presa ad esempio la città di Malaga. Qui, dal 2009, il progetto Smartcity Málaga sostiene la ricerca, lo sviluppo e un ecosistema innovativo in cui tutte le tecnologie intelligenti lavorino assieme in un ambiente reale, con oltre 20.000 utenti finali. Questa città-laboratorio ha sviluppato e implementato soluzioni innovative per il monitoraggio avanzato e la flessibilità operativa delle reti, che hanno portato a un miglioramento nella capacità d’integrare i flussi di energia da rinnovabili, oltre che per quanto riguarda l’utilizzo di intelligenza artificiale e i big data.
Oltre oceano, lo studio condotto da Enel guarda a diverse città Usa che hanno adottato soluzioni energetiche avanzate e sviluppato nuovi modelli di business tesi all’elettrificazione e alla decarbonizzazione. Ad esempio le infrastrutture per veicoli elettrici, le energie rinnovabili, i sistemi di stoccaggio dell’energia a batterie e l’ottimizzazione di software. Queste soluzioni sono in corso applicazione in diverse città in cui Enel è presente, incluse Boston, New York e Pittsburgh. Consentendo una circolarità, una sostenibilità e una resilienza migliori e ottenendo al contempo risultati efficaci dal punto di vista dei costi e, talvolta, in grado di generare ricavi.
In America latina, a San Paolo, Enel ha lanciato Urban Futurability, un progetto da 25 milioni di euro che prevede la realizzazione di una replica virtuale della rete elettrica chiamata Network Digital Twin, che utilizza la completa digitalizzazione della rete e delle aree circostanti assieme a dati in tempo reale e alla manutenzione predittiva per mitigare i rischi di fenomeni meteorologici estremi, di incendi ed inondazioni, oltre a permettere di misurare e di mitigare le emissioni di CO2 e l’inquinamento acustico.
Tramite la controllata Enel X, il gruppo partecipa a sette progetti di trasporto pubblico elettrico in quattro Paesi di due continenti, per un totale di 991 autobus elettrici forniti o gestiti a Barcellona (Spagna, Santiago (Cile), Bogotà (Colombia), e Montevideo (Uruguay).