Aumenta in Italia chi pratica il plogging, ovvero fa jogging raccogliendo rifiuti dispersi. Dal 4 al 10 settembre si terrà la “Keep Clean and Run, la corsa da Cortina a Trieste
Conciliare il benessere fisico con la salvaguardia dell’ambiente. E’ il plogging, disciplina nata in Svezia alcuni anni fa, combinazione delle parole “plocka upp” (raccogliere) e del termine “jogging”. In pratica indica il raccogliere rifiuti dispersi in ambiente mentre si corre.
Il plogging si può praticare in città, in un parco, in montagna: basta avere scarpe da runner, guanti e un sacchetto dove mettere i rifiuti raccolti. In più oltre ai benefici legati al fare attività fisica, il plogging ha effetti positivi anche sul benessere psicologico lasciando ai ploggers la sensazione di aver fatto qualcosa di concreto e utile per l’ambiente.
Ormai il plogging si sta diffondendo in molte città italiane: Trento, Torino, Milano, Bergamo, Firenze e Bologna, tra le altre. Proprio a conferma del crescente interesse che il plogging raccoglie nel nostro Paese, a settembre – dal 4 al 10 – si terrà la “Keep Clean and Run“, la lunga corsa per sensibilizzare e mobilitare i cittadini contro l’abbandono dei rifiuti in natura.
Il percorso quest’anno prevede la partenza da Cortina per arrivare a Trieste passando per Tolmezzo – Kobarid– Ljubljana – Postumia correndo sui luoghi della prima guerra mondiale.
Alla fine del percorso, in base ai dati raccolti (chilometri percorsi, tempi di percorrenza, dislivelli ma soprattutto chili di rifiuti raccolti) verrà stilata una vera e propria classifica delle prestazioni dei partecipanti.
“Sono ancora molte le persone da convincere a non gettare rifiuti a terra, lo stiamo vedendo in questi giorni in cui guanti e mascherine si sono aggiunti a mozziconi e altri oggetti buttati a terra. Il messaggio è un impegno concreto, fatto anche divertendosi, un gesto che vale molto più di tante parole” racconta Roberto Cavallo, fondatore del “Keep Clean and Run“.