Nel 2019 in Italia riciclato il 70% dei rifiuti di imballaggio

Secondo i dati presentati da Conai la percentuale di imballaggi riciclati è aumentata del 3,1% rispetto al 2018. Cresciuti del 14,3% i quantitativi conferiti al sistema dai Comuni italiani.

 Nel 2019 in Italia è stato riciclato il 70% dei rifiuti di imballaggio: un totale di 9 milioni e 560.000 tonnellate rispetto ai 13 milioni e 655.000 immessi al consumo. Un incremento del 3,1% rispetto al 2018 trainato soprattutto dall’aumento del 6,2% nel riciclo dei rifiuti provenienti dalla raccolta urbana.

Questi alcuni dei dati presentati da Conai relativi allo scorso anno e pubblicati sul nuovo Programma Generale di Prevenzione e di Gestione degli Imballaggi e dei rifiuti di imballaggio.

Se alle cifre del riciclo poi si sommano quelle del recupero energetico, le tonnellate di rifiuti di imballaggio recuperate superano gli 11 milioni, quasi l’81% dell’immesso al consumo. In pratica più di quattro imballaggi su cinque evitano di finire in discarica.

Nel dettaglio: riciclate 399.000 tonnellate di acciaio, 51.000 di alluminio, 3 milioni e 989.000 di carta, 1 milione e 997.000 di legno, 1 milione e 54.000 di plastica e 2 milioni e 69.000  di vetro.

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A questi risultati ha senza dubbio contribuito anche l’accordo Anci-Conai per il ritiro dei rifiuti di imballaggio in modo differenziato che ha interessato oltre 58 milioni di italiani. Proprio per coprire i maggiori oneri della raccolta differenziata nel corso del 2019 Conai  ha trasferito ai Comuni italiani 648 milioni di euro.

“Stiamo parlando di una percentuale significativa della spesa sostenuta per la raccolta differenziata degli imballaggi che, rispetto al totale dei rifiuti urbani, rappresentano una percentuale che oscilla fra il 25% e il 28%”, ha precisato il presidente Conai Giorgio Quagliuolo. “Si tratta di risorse provenienti dalle 800.000 aziende che, aderendo al Consorzio, si fanno carico della responsabilità di una corretta gestione degli imballaggi che immettono sul mercato, quando questi diventano rifiuti”.

Complessivamente è aumentata del 14,3% la quota degli imballaggi conferiti al sistema dai Comuni italiani.  Un risultato al quale hanno contribuito le prestazioni delle regioni del Centro e Sud del Paese che hanno messo a segno rispettivamente un +16,4% e un +16% di raccolta in convenzione.

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Cresciute in particolare la raccolta della plastica – passata al Centro da 237.000 a 268.000 tonnellate e al Sud da 362.000 a 442.000 –   e quella del vetro che balza da 314.000 a 364.000  tonnellate nel Centro e da 472.000 a 541.000  tonnellate nelle regioni del Sud.

“È naturale. Molte regioni del Nord rappresentano già esempi virtuosi. Il Mezzogiorno, invece, ha più strada da fare, e quindi margini di miglioramento più ampi”, ha commentato Quagliuolo. “Da parte di Conai resta forte l’attenzione alle aree ancora in ritardo nel Sud del Paese, che richiedono impegno e risorse, soprattutto per affrontare il problema della drammatica carenza di impianti. All’Italia, però, serve anche uno sguardo di lungo periodo nell’affrontare le questioni legate al riciclo. Il costante miglioramento delle performance del Paese fa crescere l’offerta di materie prime seconde, ma a valle la domanda di materia riciclata è scarsa e debole, e va incentivata. Sono urgenti norme sull’End of Waste che siano chiare e semplici, una concreta attuazione del Green Public Procurement e un’incentivazione fiscale per chi usa materie prime seconde”.

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