Elettronica a lunga durata

Cellulari, lavatrici, aspirapolveri, televisori sono spesso buttati via ancora funzionanti e prima del tempo. Un documento dell’Eea evidenzia i pesanti impatti ambientali di questo modello di consumo

 

Ogni cittadino europeo in media consuma ogni anno oltre 18 chili di prodotti elettrici ed elettronici. Smartphone, computer, monitor ma anche lavatrici, aspirapolveri hanno una durata media di vita inferiore di 2,3 anni rispetto a quella per cui sono stati progettati. In pratica vengono buttati via o sostituiti prima del tempo, spesso quando sono ancora funzionanti.  Un modello di consumo non sostenibile che amplifica gli impatti sull’ambiente legati alla produzione del bene, al suo uso e smaltimento.

Da qui parte l’analisi contenuta nel documento dell’Eea (European Environment Agency)  “Europe’s consumption in a circular economy: the benefits of longer-lasting electronics” che analizza come a determinare la crescita registrata in Europa della quantità di elettronica immessa sul mercato ogni anno – più di 20 chili pro capite – non è solo una maggiore tendenza al consumo ma anche il più breve ciclo di vita del bene che porta a disfarsi del prodotto anzitempo.  In pratica esiste uno scarto tra la durata di vita effettiva di questi beni e quella per cui sono stati progettati.

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Prendiamo il caso di un televisore. Progettato per durare 25 anni, viene sostituito in media dopo poco più di 7 anni.  Nel caso degli smartphone la durata ritenuta ideale dal consumatore è di 5,2 anni, ma viene invece cambiato dopo appena 1,8 anni. Anche in questo caso prima rispetto ai 2 anni di vita per cui è stato progettato.

La tendenza a disfarsi di un prodotto elettrico/elettronico sebbene ancora funzionante ha diverse ragioni. Tra queste il rapido sviluppo tecnologico che rende o fa apparire obsoleti rapidamente i prodotti agli occhi dei consumatori. Inoltre marketing e pubblicità spingono all’acquisto di nuovi modelli anche se offrono solo lievi miglioramenti a quelli esistenti. Infine pesano la ricerca di maggior efficienza energetica e di un design più accattivante.

Come ha evidenziato l’Eea, già oggi esistono dei margini significativi per allungare la vita media dei prodotti elettrici ed elettronici. Fondamentale però anche sviluppare un design del bene che ne faciliti riparazione e riciclo.

 

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