In un’intervista al Corriere della Sera Catia Bastioli parla del nuovo biopolimero compostabile al 100%
Trasparente e resistente come la plastica senza avere niente a che fare con il petrolio. E’ il nuovo materiale per packaging alimentare completamente compostabile realizzato da Novamont, azienda guidata da Catia Bastioli. Composto da quattro strati di Mater-Bi più cellulosa e lacche, il nuovo materiale è stato adottato dall’azienda Misura, gruppo Colussi. Tutta italiana la filiera che lo ha realizzato dal brevetto alla produzione: oltre a Novamont Saes, Sacchital, TicinoPlast, Ima.
“Questo nuovo materiale è il simbolo di tutto il lavoro che abbiamo l’atto nella filiera delle bioplastiche e della biochimica in Italia. Dà materia organica pulita per la fertilità del suolo, per decarbonizzare l’atmosfera. È l’esempio concreto di ciò che un modello di bioeconomia circolare può realizzare. Ci sono dietro anni di ricerche e non è stato un lavoro in solitaria, ma con altre imprese italiane. Il primo obiettivo di Colussi è produrre con il biopolimero di Novamont 3 milioni di confezioni”, ha dichiarato Catia Bastioli in un’intervista al Corriere della Sera.
Un altro materiale rivoluzionario – dopo il Mater Bi – che dimostra la ripartenza della chimica italiana. “L’Italia ha avuto 30 anni di buio, di mancanza d’innovazione, ma da qualche anno la situazione è cambiata. Noi siamo nati come centro di ricerca e investendo sull’innovazione siamo diventati questa azienda, Ci sono 119 iscritti al cluster nazionale della chimica verde Spring, che presiedo. Federchimica, Confagricoltura, Comieco, Utilitalia, il Consorzio compostatori, fra gli altri. La biochimica funziona. Per la ripresa l’errore da non fare è investire in singole tecnologie che non facciano parte di un piano sistemico per il Paese”, aggiunge l’Ad di Novamont.
Catia Bastioli infine sottolinea la connessione esistente tra ambiente e pandemia. “Il tema del clima è essenziale, le due situazioni sono connesse. Perciò serve un cambio di modello economico, con le persone al centro. Sono molto positiva. E’ cruciale che l’Europa abbia una visione comune lungimirante, non ci sono alternative”.