Plastica biodegradabile e compostabile: al via Biorepack

Il ministro Costa approva lo statuto del consorzio per la gestione degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile

 

Con la firma del ministro dell’Ambiente Sergio Costa nasce Biorepack il consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile. Ad annunciarlo lo stesso Costa durante un question time alla Camera, intervenendo in risposta ad un’interrogazione della parlamentare Rossella Muroni in merito alle misure intraprese dal governo per contenere il consumo di plastiche monouso, anche in riferimento all’emergenza sanitaria in corso.

Il consorzio, costituito a novembre 2018 da sei tra i principali produttori e trasformatori di bioplastiche  (Ceplast, Ecozema-Fabbrica Pinze Schio, Ibiplast, Industria Plastica Toscana, Novamont e Polycart),  si colloca all’interno del sistema Conai come nuovo consorzio di filiera per la gestione a fine vita degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile che possono essere riciclati con la raccolta della frazione organica dei rifiuti e trasformati, con specifico trattamento industriale,  in compost o biogas.

Biorepack riunisce 252 aziende, 2.600 addetti, con un fatturato complessivo pari a 700 milioni di euro e 90.000 tonnellate di bioplastica.

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Costa ha inoltre dichiarato che, nell’ambito della Direttiva Sup (Single use plastics)  il ministero dell’Ambiente “sta negoziando con l’Unione europea il riconoscimento della filiera italiana delle bioplastiche quale elemento di sviluppo dell’economia circolare”.

“Accogliamo con soddisfazione l’approvazione del ministro Costa”, ha commentato Marco Versari, presidente del consorzio. “Biorepack è un progetto di economia circolare aperto a tutti gli operatori della filiera, compresi gli utilizzatori e i compostatori, che pone l’Italia all’avanguardia in Europa nel campo del riciclo biologico della frazione organica dei rifiuti urbani e dei materiali compostabili”.