Le commissioni Ambiente e Sviluppo economico della Regione Toscana hanno approvato la proposta di legge. Tavoli tecnici per i vari distretti produttivi
Reimpiego, riciclo, riuso e recupero sono le parole al centro della nuova proposta di legge della Regione Toscana finalizzata a promuovere l’economia circolare sostenendo sviluppo economico e sostenibilità ambientale. Il testo – approvato a maggioranza dalle Commissioni Ambiente e Sviluppo economico – ora passa all’esame del consiglio regionale per il via libera definitivo.
La nuova normativa prevede l’istituzione di tavoli tecnici regionali per la promozione dell’economia circolare riguardanti i vari distretti produttivi: lapideo, tessile, cartario, conciario, chimica; i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e quelli da costruzione e demolizione; i fanghi provenienti dalla depurazione delle acque reflue e il ciclo integrato dei rifiuti urbani. Ai tavoli parteciperanno le strutture regionali competenti, le associazioni rappresentative dei settori produttivi, Arpat (Agenzia regionale protezione ambientale), Arrr (Agenzia regionale recupero risorse), Aato (Autorità di ambito territoriale ottimale), le imprese coinvolte, gli organismi tecnici competenti in materia di rifiuti.
Attraverso questo strumento la Regione Toscana punta a individuare le modalità tecnologiche per favorire la prevenzione della produzione dei rifiuti: il reimpiego, il riciclo, il riuso e il recupero degli scarti; il fabbisogno impiantistico necessario per il trattamento dei rifiuti non reimpiegabili; gli interventi per favorire il mercato dei prodotti riciclati a minore impatto ambientale. Inoltre la Regione potrà incentivare la realizzazione di piattaforme informatiche per lo scambio e il riuso dei materiali ingombranti, come apparecchiature elettriche domestiche o di pubbliche amministrazioni, e per il recupero delle eccedenze dei mercati ortofrutticoli della piccola, media e grande distribuzione, e delle mense scolastiche.
“Con questa legge costruita insieme a tutti i soggetti interessati procediamo verso il modello di riuso, riciclo e riutilizzo come motore di un’economia che vogliamo rendere sempre più circolare, e di una politica di rigenerazione per migliorare l’ambiente e il benessere dei cittadini. Lo facciamo coinvolgendo aziende, enti locali, esperti del settore e società civile con l’obiettivo di incentivare il riuso, ridurre gli scarti e i rifiuti produttivi e alimentari. I distretti produttivi avranno un ruolo attivo e un’interlocuzione costante con la giunta per trovare modalità tecnologiche, amministrative e progettuali efficaci per rafforzare la politica regionale di rigenerazione”, ha commentato il consigliere Stefano Baccelli.