Lo scorso anno la raccolta dei Raee gestiti da Ecodom è cresciuta del 16%. Riciclato l’89% dei materiali raccolti, con un risparmio energetico pari a 153 milioni di kWh
Sono state oltre 122 mila le tonnellate di Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) provenienti dai nuclei domestici gestiti nel 2019 da Ecodom. Qualcosa – per dare un’idea – equivalente al peso di 156 treni Freccia Rossa 1000.
Al primo posto, con 76.042 tonnellate, i Raee dei grandi elettrodomestici bianchi (per esempio lavatrici e lavastoviglie), che hanno costituito il 62% del totale. Seconda posizione per i rifiuti del raggruppamento R1 (frigoriferi e climatizzatori) con 38.451 tonnellate raccolte (31%), seguiti dai Raee di R4 (piccoli elettrodomestici) con 4.553 tonnellate (4%) e da quelli di R3 (televisori e monitor) con 3.277 tonnellate (3%). A questi vanno aggiunte 7 tonnellate di sorgenti luminose (R5).
I risultati ottenuti nel 2019 da Ecodom – il principale consorzio italiano di gestione dei Raee – mostrano un incremento del 16% della raccolta rispetto al dato del 2018, pari a 105.824 tonnellate.
Non solo. Il tasso di riciclo delle materie prime seconde è stato pari all’89% del peso dei Raee gestiti da Ecodom. Dalle oltre 122 mila tonnellate, il consorzio ha ricavato 70.833 tonnellate di ferro, pari a 202 volte il peso della copertura della galleria Vittorio Emanuele di Milano, 2.264 tonnellate di alluminio equivalenti a 2,7 milioni di caffettiere, 2.493 tonnellate di rame e 13.894 tonnellate di plastica (quella necessaria a realizzare 38,6 milioni di cestini da ufficio).
“Il corretto trattamento di questa tipologia di rifiuti – conclude una nota di Ecodom – ha permesso di risparmiare 153.475.338 kWh di energia elettrica, pari ai consumi domestici annui di una città di 141.844 abitanti (come Salerno) e di evitare l’immissione in atmosfera di 849.408 tonnellate di anidride carbonica, come la quantità di CO2 che verrebbe assorbita in un anno da un bosco di 849 chilometri quadrati (esteso quanto la provincia di Lecco)”.