Alla Mapei il premio del Circular Economy Network

Per la categoria Economia circolare il primo Premio Sviluppo sostenibile – in collaborazione con il Circular Economy Network  – è andato a Mapei, azienda che ha messo a punto un innovativo additivo che consente di recuperare il calcestruzzo reso e riutilizzarlo.

 

Sono l’azienda produttrice di materiali da costruzione Mapei, la città di Milano e Montagna 2000  – la società che gestisce il servizio idrico nel Parmense – le eccellenze italiane nel settore della sostenibilità alle quali è andato il Premio Sviluppo sostenibile 2019. Per la categoria Economia circolare il primo Premio Sviluppo sostenibile – in collaborazione con il Circular Economy Networkè stato assegnato all’azienda Mapei per la produzione del Re-Con Zero Evo, un additivo che consente di recuperare il calcestruzzo inutilizzato.

Ogni anno nel mondo si producono circa 30 miliardi di tonnellate di calcestruzzo, quasi 4 tonnellate per ogni abitante del pianeta. Non tutto il calcestruzzo prodotto viene però effettivamente impiegato in cantiere: il 3%, pari a 900 milioni di tonnellate all’anno, ritorna all’impianto di produzione, costituendo il cosiddetto “reso in betoniera”. La maggior parte di tale calcestruzzo, non potendo essere riutilizzata, deve essere smaltita costituendo il rifiuto più abbondante da gestire negli stabilimenti di produzione. Smaltire in discarica il calcestruzzo inutilizzato comporta inoltre un notevole impatto in termini di emissioni, pari a 267 kg di CO2 per metro cubo. Il che moltiplicato per la quantità mondiale di calcestruzzo inutilizzato ogni anno equivale a quasi 105 milioni di tonnellate di CO2, la stessa quantità prodotta, sempre in un anno, dal funzionamento di circa 47 milioni di auto di media cilindrata.

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L’additivo sviluppato da Mapei, grazie alla sua formulazione, consente di recuperare in autobetoniera il calcestruzzo inutilizzato trasformandolo in aggregato che può essere impiegato in parziale sostituzione dell’aggregato naturale per preparare calcestruzzi ordinari o come materiale per la realizzazione di sottofondi. Un ottimo esempio di economia circolare perché contribuisce non solo a ridurre i rifiuti destinati alla discarica, ma anche la quantità delle materie prime estratte e lavorate con conseguente diminuzione delle emissioni di CO2.

“Oggi, grazie a Re-Con Zero Evo, vi è la certezza che il calcestruzzo reso sarà sempre totalmente recuperato e utilizzato, attraverso un processo di trasformazione industriale basato sui principi dell’economia circolare, per produrre aggregati aventi tutti i requisiti tecnici e ambientali per un corretto utilizzo per la produzione di calcestruzzo e nelle altre opere di ingegneria civile”, ha dichiarato Giorgio Ferrari, R&D Group Leader – HPSS Mapei.

Durante la cerimonia di premiazione – a Ecomondo, a Rimini – sono stati assegnati anche i premi Green City e il premio Energie rinnovabili.

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La città di Milano è risultata vincitrice nella categoria Green City grazie alle numerose iniziative che è riuscita ad attivare. Tra queste il contatore ambientale; l’introduzione della low emission zone per la limitazione della circolazione dei veicoli inquinanti; il trasporto pubblico 100% elettrico al 2030 e l’introduzione di sistemi di sharing; il recupero del cibo; la campagna Plastic Free; gli interventi per la rigenerazione degli spazi urbani e per la riduzione dell’impronta di carbonio.

Mentre nella sezione Energie rinnovabili è stata premiata Montagna 2000, azienda che gestisce il servizio idrico nel Parmense. Montagna 2000 ha infatti realizzato un impianto idroelettrico in grado di recuperare energia dal servizio idrico integrato. L’acqua utilizzata per la produzione elettrica scorre all’interno dei tubi dell’impianto acquedottistico, senza intaccare il processo di potabilizzazione dell’acqua e senza prelievi da altri corpi idrici.

Ormai alla undicesima edizione, il Premio –  dedicato alle eccellenze italiane nel campo della green economy –  è una iniziativa della Fondazione per lo sviluppo sostenibile che ha avuto il Patrocinio del ministero dell’Ambiente, e il conferimento della medaglia del presidente della Repubblica.

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“ll Premio si propone di promuovere e far conoscere le buone pratiche e le tecnologie di successo della green economy italiana. Anche quest’anno la selezione ha avuto a disposizione una platea ampia di partecipanti: sceglierne solo 10 per settore non è stato facile per la commissione degli esperti del Premio. Abbiamo registrato infatti una crescita della qualità green di molte iniziative che fa ben sperare”, ha dichiarato Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.