La loro riqualificazione può diventare un’occasione concreta di economia circolare: se ne parlerà a Roma il 25 ottobre.
In Italia più di 2.012 Comuni – uno su quattro – ha almeno una cava attiva sul proprio territorio e sono quasi 1.000 quelli con almeno due cave, mentre 1.680 ne hanno almeno una abbandonata o dismessa.
Di come trasformare le cave dismesse da problema a risorsa per il territorio si parlerà a Roma, il prossimo 25 ottobre nel corso del convegno “Riqualificare le cave dismesse: esperienze in Italia e nel Lazio”. Organizzato da Safe Green in collaborazione con Coreine, il Consorzio Recupero Inerti che riunisce le imprese titolari di impianti di recupero e smaltimento di rifiuti inerti nel Lazio, il convegno farà il punto sulla situazione delle cave in Italia e nel Lazio, soffermandosi in particolare sui possibili interventi per riqualificarle e sulle modifiche normative necessarie per innovare la disciplina del settore in un’ottica di economia circolare e sostenibilità ambientale.
Il panorama italiano – infatti – registra due macro tendenze: la riduzione di cave attive e di estrazione degli inerti, con aumento delle cave dismesse; la divaricazione tra materiali inerti e di pregio, in regresso i primi e in ascesa i secondi, specie grazie ad un export di ampiezza mondiale, che ha gonfiato estrazioni e fatturati. Lo stato di completo abbandono di moltissime cave, con il rischio che si trasformino in discariche abusive, contribuisce ad aggravare non poco il dissesto idrogeologico nonché l’inquinamento diffuso del territorio.
Il settore è stato sollecitato a un processo di innovazione anche in seguito alle pronunce della Corte di Giustizia della Ue e del Consiglio di Stato e all’approvazione da parte dell’Unione Europea del pacchetto sull’economia circolare. Le nuove direttive Ue dovranno essere recepite dagli Stati membri entro il 5 luglio 2020, cosa che inciderà fortemente sugli specifici settori. Nell’attuale direttiva n. 2008/98/CE non è inserita, per esempio, la definizione di backfilling (riempimento) che nella riforma della direttiva rifiuti viene invece prevista: la fase del riempimento è considerata un’operazione di recupero (i rifiuti sono utilizzati per la bonifica in aeree escavate o per interventi paesaggistici o costruttivi in sostituzione di altri materiali).
Durante il convegno saranno, inoltre, esaminati gli utilizzi delle cave in chiave di green economy e presentate esperienze di riqualificazione delle cave nel Lazio.